Risultati finali del XVII° Concorso Nazionale di poesia e narrativa “V. Alfieri”
La sez. poesia in lingua italiana Giuria Prof. Davide Ghezzo e prof. Enrico Cavallo
4°) – Olivetto Luigi da Vercelli con: “ Soon river”
4°) – Antonini Manuela da Fabriano (An) con: “La terra trema”
4°) – Mugnano Carmela da Roma con: “Se mai nella tua vita”
4°) – Martella Giuseppe da Pianoro (Bo) con: “Presa di lotta”
4°) – Provini Flavio da con: “Confidenze di un bambino mai nato”
4°) – Pilo Luigi da Messina con: “Carmrn ego sum”
3°) – Inghilterra Alessandro da Genova con: “Ci vediamo a Sa Baracca”
Testo che trasmette l’amore e la passione della e per la sua terra natia, vista come porto di una partenza necessaria ma anche, circolarmente, come approdo di un ritorno sognato
2°) – Avellino Salvatore di Foligno con: “Pulicinella”
Testo dialettale che suona improntato al pessimismo e fatalismo mediterraneo, con un interpretazione della maschera come specchio dell’io fruitore dell’opera artistico teatrale.
1°) – Mazzola Marco da Lodi con: “Ultime notizie”
Ironico elogio funerario della poesia, in chiave postmoderna e metafisica, sulle cui ceneri sorge la contraddittoria civiltà dell’immagine e della rete telematica.
Sez. narrativa in lingua italiana Giuria Prof.ssa Daniela Castaldo e prof. Enrico Cavallo
4° – “ La rosa bianca” di: Macrì Giovanni da Barcellona (Me)
4° – “Un naufragio a lungo cercato” di: Zicari Carla da Altare (Sv)
4° – “Con la bicicletta azzurra” di: Frassi M. Grazia da Cremona
4° – “Mister A” – di: M. Teresa Montanaro da Canelli (At)
4° – “La colomba tra gli artigli del nibbio” di: Cordis Piko da Ascoli Piceno
4° – “Un tappeto di stelle “ di: Caiano Franca da Asti
4° – “Un racconto da Castelvero” di: Masoero Ezio da Verona
3° -“ Il generale” di: Mancini Fausto da Amandola (Fi)
(Intensa e toccante storia di una solitudine e di un problematico rapporto padre-figlia, risolto con profondità introspettiva e narrato con una modalità semplice ma efficace.)
2°) – “Un mazzo di fiordalisi” di: Ros Nicolina da Pordenone
(Racconto di un’amicizia costruito in forma cronachistica, di grande impatto descrittivo ed emotivo, narrato da una prospettiva inconsueta e con un periodare spezzato di grande efficacia.)
1° – “Le ricordo qualcuno signore?” di: Andreani Gabriele da Pesaro
(Racconto di misura contenuta su una tematica profonda e toccante, scritto in una forma accurata anche dal punto di vista formale e in particolare lessicale e riuscito nella costruzione; interessante l’equilibrio tra resoconto realistico ed elaborazione fantastica.)
Sez. poesie in lingua piemontese Giuria Prof. Michele Bonavero e Dott. Paolo Raviola
4°) –Ponsero Daniele di Torino con: “Confidense”
4°) – Vaira Luigi di Sommariva del Bosco (Cn) con: “Senza nome”
4°) – Giuffrida Franco di Novara con: “Stradina al sole”
4°) – Giromini Patrizia di Novara con: “Una cosa preziosa”
4°) – Ceresa Luigi di Novara con: “Ombre”
4°) – Zanaria Lina Gabriella di Trecate (No) con: “Vecchia fotografia”
4°) – Aliberti Enzo di Canelli (At) con: “Mi commuovo”
3°) – Attilio Rossi di Carmagnola (To) con la poesia: “Ël vent ëd la vita”
Motivazione della giuria: La nostra esistenza si srotola fra quotidianità e usanze, fra convenzioni e speranze. All’interno di questo divenire ci sono molti elementi che concorrono a un esito finale sotto lo sguardo benevolo della natura. Tuttavia c’é un refolo che ci spinge a compiere il nostro percorso, bello e brutto, lungo o corto che sia, ed è questo il vento della vita cui non possiamo opporci o resistere, ma è anche quello che ci porta a capire quali sono i valori nei quali vale la pena di credere. Più che buona la scrittura.
2°) Massara Mary di Marano Ticino (No) con: “La preja bianca”
Motivazione della giuria: Un’usanza antica prevedeva che sul punto più alto del tetto delle abitazioni, magari sul camino, si ponesse una pietra bianca. Lo scopo era palesemente apotropaico per proteggere la casa dai malefici degli uomini e dalle forze cieche della natura. Una credenza che risale probabilmente ai nostri antenati più lontani, ma che conserva un suo fascino, anche se qualcuno può cercare di spiegarlo con motivi estetici.
Tuttavia la pietra bianca rimane al suo posto, sentinella immacolata che veglia, memorizza la storia quasi come se la assorbisse dalle faville che salgono dal fuoco di famiglia.
Poesia che racchiude, oltre alla descrizione del talismano, anche il profumo delle cose arcaiche che fa piacere non dimenticare.
1°) Milanese Luciano di Poirino (To) con: “Mëssoné”
Motivazione della giuria:
Un quadretto agreste dove l’apparente soavità nasconde in se problematiche assai importanti che, pian piano, si rivelano: la povertà, la fame, l’emigrazione per bisogno. Allora ecco che il quadro assume colorazioni diverse, da quelle soavi di una natura campagnola, nel trionfo della stagione delle messi, a quelle più cupe dove la necessità comanda.
Senza rimarcare troppo il messaggio con toni pesanti, esso emerge chiarissimo e quindi la poesia offre motivi di riflessione. Scrittura buona.
Sez. narrativa in lingua piemontese giuria:Prof. Michele Bonavero e Dott. Paolo Raviola
4°) Attilio Rossi da Carmagnola (To) con: “Il profumo delle colline
4°) Fassino Michele da Villa stellone (To) con: “Una poesia da quattro soldi
3°) Vaira Luigi Lorenzo di Poirino (To) con: “Tavio ’l pëscador”
Motivazione della giuria:
Se si volesse definire questo racconto con una formula attuale si potrebbe chiamare favola ecologica, ma pur restando una favola con tanto della sua bella morale ci offre lo spunto per una piacevole lettura. Personaggi di fantasia e pesci parlanti sono gli ingredienti che ci raccontano una realtà inventata, ma non per questo meno verosimile se consideriamo il poco rispetto dell’umanità nei confronti della natura. Alla fine tutto finisce bene, come appunto accade nelle favole, ma a noi rimane la piacevole lettura sia pure rattristata dalla presenza di un cospicuo numero d’errori di scrittura. Una maggiore attenzione a vocabolari e grammatiche sono consigli affatto fantasiosi.
2) Milanese Luciano di Poirino con: “Le braje s-ciancà”
Motivazione della giuria:
L’inverno con freddo, neve e ghiaccio ha sempre rappresentato una stagione di difficoltà per la vita in campagna, ma per i ragazzi no. Per la loro fantasia sfrenata le condizioni invernali erano solo un terreno nuovo per sperimentare nuovi divertimenti anche se a volte, come nel caso di questo racconto, qualche imprevisto poteva rendere meno ameno il gioco. L’ipotesi di un’anticipazione, molto alla buona, di una specialità che è addirittura diventata olimpica è simpatica e genuina.
L’autore ci accompagna nella narrazione con prosa piacevole e ricca di descrizioni precise e puntuali che la rendono assai reale e coinvolgente. Pur con qualche imperfezione nella grafia piemontese la scrittura è sostanzialmente corretta.
1°) – Ceresa Luigi di Novara con: “Solitudin”
Motivazione della giuria:
Una delle compagnie meno piacevoli, anche se definirla così è un ossimoro, è proprio la solitudine, se poi a lei abbiniamo anche l’indigenza, la povertà e l’indifferenza della gente ecco che abbiamo una situazione che può portare alla disperazione o alla tragedia. Questo racconto, che potrebbe essere uscito da una delle tante pagine di cronaca nera dei giornali, ci porta a conoscere un personaggio che vive un’esperienza senz’altro unica nel suo genere correndo sul filo del paradosso ma ahimè figlia di una realtà che spesso ignoriamo o vogliamo ignorare.
Senza cadere in descrizioni pesanti e con una narrazione scorrevole e coinvolgente, si giunge a un finale imprevisto, una sorpresa che, pure intinta nell’amarezza, riesce a tingersi con il rosa di un lieto fine anche se molto particolare.
Menzione d’onore
Cattolico Paolo dalla Francia con il racconto: “Scarabeo”
Ellebori M. Antonietta da Viterbo con il libro “L’arte del fraintendere”
Cianchetti Giovanni di Torino con la poesia: “21 maggio”
Berrino Angela di Torino con la poesia: “Tu donna”
Varello Anna di Torino con il romanzo: “Il paese della viole”
Spano Rosy di Asti con i suoi racconti per l’infanzia
Corocher Emanuele da Verona con il racconto: “Sento ancora il campanello”
Segnalazioni di merito
Cappella Anna di Napoli con la poesia: “Dissolvenza”
Matacchioni Franco di Milano con “Chi siamo”
Dell’Oglio Corrado di Torino con: “Lo specchio dell’io”
Tirotta Iolanda di Reggio Calabria con: “La speranza non ha confine”
Bitozzi Mario Aldo di Udine con: “ Luna d’autunno”
Cantone M. Luisa di Trecate (No) con la poesia: “Com’era bello il mio Natale”
A. Maria Riva di Marene (Cn) con la poesia in lingua piemontese:
“Ricordiamo i 100 anni dalla fine della 1^ guerra mondiale”
Uricchio Caterina di Milano con il racconto: “Il marinaio saggio”
Fezza Eugenio di Genova con il Libro: “ La vita di un insegnante”
Sez. Libri ne sono pervenuti “60” Giuria Prof. Francesco Lepore e Prof. Claudio Calzoni
Menzione speciale: quando la scrittura diventa autoterapia la poesia salva la vita!
4°) – “La neve” di Piero Sesia da Torino
4°) – “Messa alla prova” di Ennio Tomaselli da Torino
4°) – “Alice non lo sa” di Carmen Laterza da Pordenone
4°) – “Un mondo da buttare” di Ausilio Bertoli da Vicenza
4°) – “Io convivo con un Lupu’s” di Patrizia M. Macario da Torino
4°) – “Incidente al Porto” di Alain Ceresani da Roma
4°) – “Rosso Notte” di Ezio Gavazzeni da Milano
4°) – “La Matematica fa schifo” di Germano Pettarin e Giulia Orecchia da: Pordenone
3°) – “Tanto nessuno mi crederà” di Enzo Aliberti a Canelli (At)
Motivazione:
Divertente e favolistica parabola esistenziale, scritta con la bonaria tenerezza di un vecchio cronista del territorio.
2°) -“Il Metrò del Piccione” di Piero Travaglini da Roma
Motivazione:
Storia originale e sorprendente di un piccione impiccione che si muove in un mondo sotterraneo e postmoderno costruito con meticolosa cura narrativa.
1°) – “Venetia Nigra” di Alessandro Vizzino da Latina
Motivazione:
Affresco Storico settecentesco ambientato in una affascinante e misteriosa Venezia. Scritto con passione affabulatoria e ottima padronanza linguistica.
Premi speciali destinati dall’associazione
Premio speciale all’artista più giovane.
Offerto dalla famiglia Bergoglio che vuole ricordare come ogni anno dalla scomparsa di Sarah di soli 12 anni avvenuta il 17 Febbraio 2007.
va a Elena Mora di 11 anni di Parma. Il papà di Sarah vi spiegherà quanto è stato fatto e stanno facendo in sua memoria.
“La Stampa” di Asti diretta dal Dott. Fulvio Lavinia offre la targa
a Francesco Maria Mosconi di Ivrea Premia il giornalista Dott. Armando Brignolo
Gino Iorio di Napoli Targa dell’associazione “La poesia salva la vita”
La consegna la vice presidente dell’associazione Sig Silvana Poletti)
Francesco Di Dio di Catanzaro (Targa offerta dalla Camera di commercio di Asti)
Giuseppe Bianco di Napoli (Targa offerta dal Comune di Asti)
la consegna l’assessore alla cultura del Comune di Asti Dott. Gianfranco Imerito
Giovanni Galli di Savigliano (Cn) per il libro di poesie: “Celsa Mater”
Targa offerta dal Presidente del Consiglio Comunale di Asti Dott Giovanni Boccia che la consegna
Matteo Bona di Asti per il libro. “Il senso del nulla”
Targa offerta dal Presidente del Consiglio Comunale di Asti Dott Giovanni Boccia che la consegna
Medaglia di bronzo, premio di rappresentanza offerta dal Presidente del Senato.
A: Massimo Mezzetti di Roma
La benedizione di S. S. Papa Francesco per:
Galileo Peron di Asti
Demetrio Bruno di Porto Ceresio (Va)
Federica Faccaro di Asti
Per ulteriori informazioni visitare il sito dell’associazione: www.lapoesiasalvalavita.it